1. Sulla Riva della Pace: Versi di Speranza in Tempi di Guerra; 2. Eco di Guerra: Brandelli di Serenità sulle Ali della Pace

Sulla Riva della Pace: Versi di Speranza in Tempi di Guerra

Nel mondo ove l’odio cupo riecheggia,

e la guerra urla con ruggito feroce,

sorge la pace, come un papavero rosso  

nel deserto della discordia.  

La gioia risplende come balenio nel cielo,  

tra le vestigie di antichi misteri,  

mentre il sole radioso  

rischiara le tenebre.  

La pazienza, come maestose falesie di granito,  

sfida la furia delle onde infrante,  

e la generosità, come un fiume in piena,  

nutre i cuori affamati d’amore.  

La bontà, come abbraccio avvolgente,  

e la fedeltà, come giuramento sacro,  

guidano i passi attraverso le nebbie fitte del tempo.  

Il sibilo dei proiettili taglia l’aria corrucciata,  

come le grida di anime all’inferno,  

e le lacrime dei bambini smarriti  

diventano stille di speranza che bagnano la terra brulla.  

Così, con coraggio e fermezza,  

affronteremo il turbine della battaglia,  

poiché la vera vittoria risiede… non nella lotta…  

ma nell’abbraccio eterno della pace.  

© Mirko Marasco

(Guerra e Pace) 

Eco di Guerra: Brandelli di Serenità sulle Ali della Pace

Tra il fragore delle armi e le grida della battaglia,

l’eroe riposa sull’ombra del prato cullato dalle carezze delle nuvole,

in un angolo di pace,

dove trova rifugio, serenità e quiete, come un neonato avvolto nelle braccia della madre.

Disteso sul seno del vespero vermiglio,

il suo corpo si abbandona al sonno,

sereno come l’onda che accarezza la riva al chiarore della luna,

mentre l’anima si libra in volo al sibilo soave del vento.

Posa le armi, l’uomo prode, e con esse le sue cicatrici,

nel giardino dove la vita pulsa e vibra,

l’essenza dei fiori è il suo nettare divino,

e il canto degli uccelli,

una letizia di speranza eterna.

Che la pace regni sovrana come bagliore dopo la notte,

e la guerra ceda il passo alla dolce vita,

che il suono della libertà sia infinito,

come il fluire costante di un fiume verso lo scrimolo dell’orizzonte della serenità del creato.

© Mirko Marasco