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Poesia

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Al di là del grande mare

Autore: Massimiliano Giannocco

Corri, gioia mia,
scappa da questo orrore,
tu che puoi, vai!
Hai il vento nelle gambe
e la forza nelle braccia,
per aprire la porta
della speranza, laggiù,
al di là del grande mare.
Corri, vita mia,
a più non posso,
senza voltarti indietro,
senza prestare orecchio
al dolore lancinante
che mi trafiggerà,
tra qualche istante.
Salpa, figlia mia,
anche se il timoniere
ha le sembianze
del terribile Caronte.
Salpa e porta con te
il mio cuore, i miei sogni,
le mie speranze e il nostro vissuto.
Fanne buon uso,
conserva questo tesoro,
perché testimonierai
anche per chi
non è sopravvissuto.
Naviga, vita mia,
e raccontami nei sogni
quanto è bello il luogo
dove crescerai
e prego tanto
che rinascerai.
Nuota, gioia mia,
resisti alle onde nemiche,
al mare severo e così cruento
con chi brama soltanto
fuggire dall’inferno.

L’ultimo pensiero,
le ultime parole,
soffocate nella testa
dall’improvvisa tempesta.
Ora solo due corpi,
vicini, quasi abbracciati.
I volti spenti
sembrano guardarsi:
Corri, vita mia,
scappa, gioia mia.
Mamma, sono qui con te!
Non ti ho voluta abbandonare
e poi sai una cosa?
Non è così bello,
come mi dicevi,
questo grande mare.