Battaglia d’autunno
Quel che vedo non mi par vero
E si sorprende il mio pensiero
Venti nanetti nativi digitali
Esperti di testi multimediali
Che si imbrattano di terra
Per giocare a far la guerra
Ma è una guerra colorata
Senza spari e senza armata
I proiettili son foglie
Che lui lancia e poi raccoglie
Fanno gioia, fanno vento
Fanno il cielo variopinto
Son farfalle, sono draghi
Coriandoli, stelle,
macchine e maghi
Così volando
tra le grida e gli sbuffi
Cadon su venti
faccini un po’ buffi
Venti bambini
mi han ricordato
Che il gioco più bello
non è complicato
E’ fatto d’un mare
di foglie d’autunno
E’ fatto d’un paio
di braccia ogni alunno
E’ fatto da un acero
e dalle sue foglie
Che tra le fronde
dell’albero spoglie
Ora dal prato
della nostra scuola
Risalgono in cielo
facendo la “ola”.