Categorizzazione:

Poesia

Scritto

Funzioni:

Europa 2024

Autore: Emanuela Lazzaro

A sedere di bianco già a cogliere fiori,

s’adagia una fanciulla

mirando l’eco grave del vento,

nel giardino che un Dio giurò ad Europa.

Ella il suo sorriso già tende

e ad ogni mossa dello Scirocco,

carezzevole la guancia,

guarda lo stelo suo prigioniero,

in mano essa tiene un giovane reciso,

giacché la linfa esce prima del saper vivere.

E dalla luce nulla poi traspare:

strano è questo tempo che s’è fermato,

tutto è scivolato in un attimo,

ma l’Uomo seppure ferito non s’è perso,

tra i silenzi e le ombre che offendono l’età.

Poiché avanti all’Eterno che avanza,

la morte talvolta è un magma

che ad ogni soffio della terra così s’attacca.

Eppure per illusione o per fede,

gli uomini possono vedere

nel peregrino loro cercare, una via prima di cadere

(così passo dopo passo tentare di risalire).

Descrizione dell'Opera: L'avevo scritta durante il periodo del Covid ed ora la ripropongo poiché in me il pensiero della pace è affine alla speranza e alla possibilità di trovare la via giusta sulla quale incamminarsi.