Favola persa
Autore: Giuliano Longo
FAVOLA PERSA (testo e musica di Giuliano Longo)
Da bambino giocavo con gli amici alla guerra,
ridendo e scherzando cascavo per terra,
ora qui a bocca aperta, la nuca bagnata,
disteso nell’erba dopo una cannonata
dormo nel sole, la mano stretta sul petto,
con due rosse ferite e al mio fianco un elmetto.
Non mi resta nient’altro che un’antica preghiera:
sia pace al mondo, una pace sincera!
La guerra non può esser mai la risposta
nè mai soluzione a violenza opposta.
Il dialogo è un’arma , una cultura che aiuta,
pace e concordia di umanità evoluta.
La pace è un principio radicato nel cuore
con gioia, pazienza, mitezza ed amore.
Mi piace pensare che la cerchi anche tu
verso ogni fratello e contro le schiavitù.
Antagonismo e rivalità,
fanatismo, follia e atrocità,
favola persa in quel cielo blu:
ridiamo speranza di pace quaggiù.
Quanto ancora dobbiamo aspettare,
quanti altri conflitti e morti da contare.
La guerra è un male, è sempre un problema,
da biblici tempi Caino è l’emblema.
Antagonismo e rivalità,
fanatismo, follia e atrocità,
favola persa in quel cielo blu:
ridiamo speranza di pace quaggiù.
Descrizione dell'Opera: Dovremmo impegnarci con armi di pace, e cioè dialogo, concordia, mitezza, temperanza, amore ecc., affinché le guerre rimangano fenomeni sporadici e circoscritti per evitare grandi catastrofi che, grazie alla potenza delle armi nucleari o biologiche dell’era moderna, potrebbero assumere proporzioni enormi e sfuggire al controllo dell’umanità stessa. Nella canzone parlo di "favola persa", perchè pensare alla fine delle guerre e ad una pace perpetua è e resterà un’utopia... a cui però ognuno di noi, nell'ambito del suo personale percorso evolutivo, idealmente ed anche concretamente dovrebbe tendere.