Grazie al Tuo Sorriso
Stenta il cammino
tra queste ragnatele dell’anima
dove s’avviluppa
un quotidiano di paure
Stenta ogni più piccolo passo
d’un incedere violato nell’intimo
fino a lacerarmi nel profondo
e i giorni giungono a sera
come pietre d’inciampo
come macigni d’un pudore
ormai privo d’essenza e colore
Un silenzio di lacrime
arroccato alle spalle
stringe a cappio il respiro
annientando dignità
speranza
Un silenzio di lacrime
avvolge il cammino
lasciando che giunga la notte
Quanto dolore
quanto disperato inesprimibile dolore
Poi il roseo pudore d’un alba diversa
s’insinua dentro
lento
come la brezza d’un meriggio d’estate
lì dove tutto è gelo da tempo
sino a scardinare il guscio dell’io più profondo
lasciando volare la vita
di nuovo un timido soffio di vita
e la parola si fa abbraccio
tra le segrete ferite del cuore
Stenta il cammino
tra queste ragnatele dell’anima
ma il tuo sorriso
può scalare le più irte falesie
fino a riportarmi il sole
Non nasconderlo
non lasciarlo sopire nell’indifferenza
Grazie al tuo sorriso
posso ancora essere
Grazie al tuo sorriso
sono
Samuele Cappellini