È una sfida
rispondere all’orrore dell’indifferenza
che trattiene le gambe allo stare, le braccia al conserto,
le dita ai pugni chiusi
Una sfida
divincolarsi da quei luoghi lontani dal cuore,
farsi nomade di ascolto,
afferrare con le parole lo sguardo basso dei fuorimondo
Una sfida
trovare tra le pagine una buona notizia,
un trafiletto di accoglienza,
quel rimando alla luce
che offre il cielo senza condizioni
L’ultima voce
prima dell’urlo
che ci nega umani.