Il dono della Vita in un abbraccio
Verrà la sera e udrò il tuo flebile canto.
nel dormi veglia delle tue notti di pianto.
Solo ieri giacevi nel letto di un ospedale
ed io per te ho voluto donare,
il mio sangue ad uno sconosciuto fratello,
che era inerme ed in affanno letale.
Con la mia linfa vitale sei potuto rinascere,
come l’amore di una madre che ti ha donato al mondo.
Non ti conosco, ed è così così strano, eppur ti sento,
ascolto di te la tua eco racchiusa in me,
in un filo d’amore che scorre sommesso,
un filo di luce sulla scia di un velo,
e per un istante avverto il tuo stesso respiro.
Con te sarò nel vento, o in un soffio di neve,
ammirerò i tuoi occhi sconosciuti
tra le stelle altissime del firmamento, nelle frange di luna,
tra gli angeli dimenticati nell’infinito.
D’improvviso l’azzurro del cielo si farà prodigio,
ed un raggio di sole ci attraverserà il cuore.
Dolcemente allor tu mi sentirai,
allargherai le tue braccia nel vento,
come a benedire e ringraziare,
lo sconosciuto che con ardore ti ha salvato.
Da lontano ti offrirò il mio canto di gratitudine
per il miracolo ed il dono della nostra Vita
che con impeto fluisce nelle vene e nel Creato,
ed il tuo passo riconoscerò, quando con te
mi sentirò unito nel più lieve e unico,
meraviglioso abbraccio di cristallo.
