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Poesia

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Il ventre di mia madre

Autore: Imelda Zeqiri

Quando crescevo nel ventre di mia madre,
non esisteva altro mondo al di fuori di me.
Ero certo di vivere nel suo corpo per l’eternità,
ma una forza indescrivibile mi scaraventò là fuori,
alla luce dei neon a led intermittenti
pronti a controllare ogni millimetro del mio corpo.

In pochi secondi iniziai a sentire freddo e scoppiai a piangere.
Mia madre non c’era più, non sentivo il battito del suo cuore, mi aveva abbandonato.
Indifeso e solo, urlavo dal dolore, dai rumori che viaggiavano sopra la mia testa.

Altri bambini piangevano come me, eravamo lì, in mezzo al nulla, tra la polvere e le rovine.

Non volevo respirare quegli odori di morte, di vite spezzate, di paura.
Ero appena nato e i miei occhi vedevano solo rosso, tanto rosso, tutto rosso.
Chiusi gli occhi e chiesi a mia madre di tornare dentro al suo ventre.
Non volevo stare nell’altro mondo, volevo solo la pace del suo ventre.
Il ventre di mia madre.

Descrizione dell'Opera: Una riflessione sulle vite spezzate durante i bombardamenti nei paesi di guerra...