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Poesia

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In memoria di Aylan

Autore: Adele Pedroncelli

In memoria di Aylan

 

La giacca di tuo padre,

tra la fodera e il cuore

a farti da guscio, da casa, da calore.

Così  dormivi

al dondolio del vento

arreso al freddo, al buio

alla fame, allo sgomento.

Ma l’onda, d’un tratto, s’è fatta cattiva

qualcuno piangeva

aggrappato al legno della stiva.

Voglio  pensare che ancora dormivi

che tu non abbia  visto  la paura

quando l’acqua s’è fatta  una nuvola scura.

Naufraga speranza

a poche miglia dalla riva

si spegneva   in un sorso

la tua  vita  alla deriva.

Braccia di spuma

forti di bianca bruma

mentre un’onda grande

placava il delirio del vento

il mare  s’è fatto culla

ha spento piano  il tuo lamento.

Ti ha poi portato sulla riva,

con ancora il tuo vestito

così giacevi sulla sabbia

ma  nessuno  ti ha sentito.

Nel cielo di  Bodrum

coriandoli e caramelle

scintillano le luci

dei Resort a cinque stelle

Ma c’è un bimbo in riva al mare

sdraiato, senza un telo

ha il viso tra la sabbia

e mani che guardano il cielo.

Descrizione dell'Opera: Dedicata Ad Aylan, il piccolo naufrago ritrovato intatto sulla spiaggia di Bodrum che, a lungo, ci lasciò senza parole ... anche in questo caso la fotografia terribile del suo corpicino composto, deposto, con cura, dalle onde sulla riva ha toccato le corde del mio sentire.