L’ALPHA
Le nostre mani si congiungono nella preghiera e nel silenzio,
apparteniamo alla stessa dinastia di soli, al dolore
sparpagliato di sangue nelle guerre,
braccia disumanizzate in azioni improprie,
occhi intagliati nel legno germoglianti lacrime,
anime tormentate dai ricordi, piedi e gambe d’aperture
lacerati, fianchi di donna aperti alla violenza del seme.
La parola genera l’universo con compassione, rifinisce la saggia mente,
antagonizza la rabbia, confronta nazioni diverse
-il mondo è cerchio di materia interna, colline fiorenti ulivi,
mari di rabbia salina-.
La parola proviene anche dagli occhi –oltre che dal diaframma-,
come espulsione che preme su altri occhi per chiedere aiuto,
è sonorità contenente anima, forma di scintilla umana
-forse la divinità segreta ha deposto in noi l’alpha, sacralità
che modella corpo e personalità-.