Sulle strade infuocate
dove issano bandiere di pianto
non ci sono inni di vincitore
e nemmeno campane nuziali
ma solo grida strozzate di Cristi
schiodati e madri a mezz’asta
che rovistano tra le macerie
insanguinate della specie
per cogliere il frutto sterile dell’uomo.
Tu taci e non ti accorgi che il male
è un vizio di forma, il dolore
inessenziale all’economia
dell’universo, finché non accade
– sempre accade –
che divampi il perdono,
sorgendo di petto in petto
e nelle mani in cerca di altre mani.
Allora nessuno tocchi Caino
perché siamo tutti Caino
di una stessa fossa comune
ma risorgeremo con la forza
di un seme che spacca l’asfalto.
Il seme della fratellanza.