Ninna nanna di Palestina
Autore: Adele Pedroncelli
Ninna nanna di Palestina
Chiudi gli occhi bambolina
che la guerra si avvicina
notte brutta, notte strana
quanto fumo nella piana
ho negli occhi fumo e stelle
tra le dita e sulla pelle
nel sorriso tuo di stucco
una scheggia dell’infisso.
Dormi, dormi, bambolina
sul mio cuore di bambina
che ha per culla un vecchio cargo
nella notte, sogno e fango
e le luci, le mitraglie che risuonano
agli orecchi, grido ancora e non mi sento
senza voce è il mio lamento.
Terra stanca, terra buona
quando il cielo ancora tuona
io mi siedo in un cantuccio
zitta zitta, sola sola,
mi dimentico di tutto.
Mi dimentico dei fiori,
della giostra, dei colori
stretta stretta, contro il muro
ti trascino via da loro,
che continuano a brillare
fra le stelle, il vento e il cuore.
Cuore caldo, vento secco
della Terra dove è nata
questa rosa disperata
nell’odore del deserto
che ti strappan via dal petto.
Terra Santa e senza latte
dove il sangue scorre a frotte
sulla veste, bambolina,
di una bimba, in Palestina.
Adele Pedroncelli
Ninna nanna di Palestina
Chiudi gli occhi bambolina
che la guerra si avvicina
notte brutta, notte strana
quanto fumo … nella piana
ho negli occhi fumo e stelle
tra le dita e sulla pelle
nel sorriso tuo di stucco
una scheggia dell’infisso.
Dormi, dormi, bambolina
sul mio cuore di bambina
che ha per culla un vecchio cargo
nella notte, sogno e fango
e le luci, le mitraglie che risuonano
agli orecchi, grido ancora e non mi sento
senza voce è il mio lamento.
Terra stanca, terra buona
quando il cielo ancora tuona
io mi siedo in un cantuccio
zitta zitta, sola sola,
mi dimentico di tutto.
Mi dimentico dei fiori,
della giostra, dei colori
stretta stretta, contro il muro
ti trascino via da loro,
che continuano a brillare
fra le stelle, il vento e il cuore.
Cuore caldo, vento secco
della Terra dove è nata
questa rosa disperata
nell’odore del deserto
che ti strappan via dal petto.
Terra Santa e senza latte
dove il sangue scorre a frotte
sulla veste, bambolina,
di una bimba, in Palestina.
Adele Pedroncelli
Ninna nanna di Palestina
Chiudi gli occhi bambolina
che la guerra si avvicina
notte brutta, notte strana
quanto fumo … nella piana
ho negli occhi fumo e stelle
tra le dita e sulla pelle
nel sorriso tuo di stucco
una scheggia dell’infisso.
Dormi, dormi, bambolina
sul mio cuore di bambina
che ha per culla un vecchio cargo
nella notte, sogno e fango
e le luci, le mitraglie che risuonano
agli orecchi, grido ancora e non mi sento
senza voce è il mio lamento.
Terra stanca, terra buona
quando il cielo ancora tuona
io mi siedo in un cantuccio
zitta zitta, sola sola,
mi dimentico di tutto.
Mi dimentico dei fiori,
della giostra, dei colori
stretta stretta, contro il muro
ti trascino via da loro,
che continuano a brillare
fra le stelle, il vento e il cuore.
Cuore caldo, vento secco
della Terra dove è nata
questa rosa disperata
nell’odore del deserto
che ti strappan via dal petto.
Terra Santa e senza latte
dove il sangue scorre a frotte
sulla veste, bambolina,
di una bimba, in Palestina.
Adele Pedroncelli
Descrizione dell'Opera: Sono nata il 6/12/64 in provincia di Bergamo e vivo in un villaggio, Crespi d'Adda, situato al vertice estremo dell’isola bergamasca, noto per la sua archeologia industriale e sito UNESCO. Insegno nella scuola primaria di un paese vicino. Scrivo dagli anni dell’adolescenza, ma solo nel 2004 ho iniziato a rendere pubbliche le mie “creature”, ricevendo alcuni riconoscimenti. L'idea di questo testo nasce dall'aver visto, in rete, la fotografia di una bambina, in territori di guerra, nell'atto di stringere la sua bambola, chiudendole gli occhi. Così ho immaginato lo stato d'animo della piccola e, con linguaggio infantile, ho provato a descriverlo. Essendo un'insegnante, ho usato il testo per parlare di guerra con i ragazzini di classe quarta e costruirci una recita un po' alternativa per Natale. Vi ringrazio per l'attenzione e invio i miei più cordiali saluti.