Categorizzazione:

Poesia

Scritto

Funzioni:

Odessa 2022

Autore: Giorgio Baro

Odessa 2022

 

 

Sfilano orizzonti

lacerati dalle scie dei missili

proprio là dove stupiva

il volo degli aironi.

Straziano le nubi un velo opaco,

il terrore negli sguardi

nudi al presagio delle bombe,

le urla soffocate al suono di sirene.

E neri fumi salgono,

avvolgono macerie su macerie,

immagini che scandaglia il mondo

nei crateri dei mercati,

nella devastazione delle fabbriche,

nell’intimità di stanze

custodite calde fino a ieri.

 

Eppure, noi qui si respira

ancora fiato nei rifugi;

sgranando un rosario di timori

si esce a cercare un po’ di pane

per sfamare l’innocenza

di quei figli che già sanno

come piangere in silenzio.

Ci si alza in piedi, piano,

tutti la forza di soffrire,

la coscienza di resistere

a questo tremare che perseguita,

a questo dolore di esser vivi

in una terra violentata.

Eppure, nel cuore

una speranza ci conforta,

le nostre braccia tese

al domani che verrà … sì … verrà …