Sensazioni migratorie
Autore: Giusi Chiofalo
Il ticchettio dei minuti sull’orologio,
questa mattina, possiede un suono più intenso:
il termine dell’estate mi ricorda
con malcelato dispiacere
lo spostamento forzato dal calore
di casa mia all’alienante freddo di altri luoghi,
altri da me stessa.
Nell’accordo tra dolore e necessità,
stempero la tensione interiore che pervade
il mio corpo fino al midollo:
tento la strada della consolazione,
e mi dico “un giorno tornerò”.
Non sia mai che io possa sul serio
aver coscienza di un definitivo,
straziante, abbandono.
Vent’anni son pochi per metter radici, tuttavia
è l’aria che respiro in paese a dar pace al mio vivere;
il ricordo dell’esser stata, il timore dell’essere,
l’ignoto destino, in questo mondo instabile
prigioniera di un eterno “non so…”.
Quante volte la porta dietro di me si chiuderà,
segno dell’imminente partenza su un treno di sola
andata perché troppo presto per aver sicurezza
del ritorno; ancora e ancora, senza quel dono
primordiale che è l’appartenenza, il sentirsi
meno soli – unici ma compresi.
Il mare sovrasta il sordo rumore dei pensieri,
culla dolcemente l’effimero sentire
della comprensione: dura un attimo poi, più nulla.
Il vento di scirocco mi indica una via stoica,
che già altri prima di me hanno percorso:
il coraggio di andare, il desiderio di restare.
Descrizione dell'Opera: Il componimento "Sensazioni migratorie" ha come tematica centrale il trasferimento dal sud Italia al nord per motivi di studio e, poi, lavoro: una piaga della società del nostro Paese troppo spesso dimenticata, come se ormai fosse diventato normale esser costretti a lasciare il proprio luogo d'origine per avere condizioni lavorative migliori o, banalmente, umane. Descrivo la sensazione che provano in molti alla fine dell'estate quando osservano il mare prima del luogo viaggio che li porta all'alienazione da sé stessi ma la mancanza di senso di appartenenza. C'è un fondo di stoicismo in tutto questo: l'estrema capacità di adattamento e la resilienza in bilico tra il dover andare e voler restare.