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Poesia

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Un’altra di morte

Autore: Toto Carnuccio

Un’altra alba di morte.

Si leva un’altra alba di morte.
Tu dormi il tuo sonno bambino.
Ignori che a Gaza si muore
di primo mattino.

Ti svegli,
i tuoi occhi sorridono.
In quell’abisso turgido
di sangue bambino
c’è chi ha gli occhi duri come pietre,
la voce senza timbro umano.

Due cuccioli si rincorrono
sulla spiaggia di Gaza,
strillano un po’ più in alto gabbiani.
Cirri si sporgono dall’azzurro.

… la bambina gioca a campana.
La madre la chiama la chiama.
Lei non sente. Fa forse l’indiana?
Tra le macerie altre bambine
attorno alla piccola morta,
a Gaza.
La madre la raccoglie
dal perimetro incerto della campana,
bacia il suo viso di nera dolcezza.

Il tempo fonde la memoria.
Qualche foto famosa:
come quella del bambino ebreo
con le manine alzate
nel ghetto di Varsavia
che data maggio1943.